Scarico del condizionatore nel pluviale condominiale: cosa stabilisce la normativa?
Utilizzare il pluviale condominiale per lo scarico di un condizionatore privato è legittimo? Di seguito approfondiamo quali sono le regole e le normative da rispettare riguardo questa tematica in ambito condominiale.
In un edificio condominiale, come ben sappiamo, ci sono dei beni messi a disposizione per tutti i condòmini, basti pensare al giardino o cortile condominiale, il tetto, le scale, gli eventuali parcheggi etc.
TUBAZIONI
Tra i beni comuni di un condominio rientrano anche le tubazioni poste all’esterno degli edifici con la funzione di raccogliere e far defluire l’acqua piovana, in modo che questa non si accumuli sul tetto dell’edificio e non arrechi danni al condominio.
A tal proposito, una questione spesso dibattuta all’interno dei condomini riguarda lo scarico del condizionatore nel pluviale condominiale, poiché può accadere che qualche condomino decida di approfittare delle tubature condominiali che poggiano sul muro perimetrale per innestare all’interno lo scarico della condensa del proprio condizionatore. È bene quindi chiarire se è legale inserire lo scarico del condizionatore nel pluviale e quali sono le normative di riferimento.
USO DELLA “COSA” CONDOMINIALE
Innanzitutto l’uso della cosa condominiale è disciplinato dall’art. 1102 c.c. il quale stabilisce che: “Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa. Il partecipante non può estendere il suo diritto sulla cosa comune in danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare il titolo del suo possesso.”
Ciò significa che il singolo condomino può fare un uso diverso della cosa, a meno che il regolamento o una normativa specifica non lo proibiscano. I limiti all’utilizzo della cosa comune posti dal citato articolo riguardano l’impossibilità di modificare la destinazione del bene e impedire agli altri condòmini di farne ugualmente uso.
ILLEGITTIMITÀ
Per quanto concerne la questione relativa allo scarico del proprio condizionatore all’interno del pluviale comune, quindi nella tubazione destinata alle acque piovane, la giurisprudenza stabilisce che non si tratta di una pratica legale, pertanto una condotta di questo genere è da considerare non legittima. Per apportare una tale modifica al pluviale condominiale, difatti, è necessario almeno il consenso da parte dell’assemblea.
Innestare il tubo di scarico del proprio condizionatore in un pluviale condominiale altera la destinazione d’uso e la funzione del predetto pluviale, il quale appunto è destinato esclusivamente alla raccolta e allo scarico delle acque piovane e non ad altri liquidi o acque con provenienza differente.
Nel caso in cui un condòmino avesse adottato tale condotta illegittima, potrebbe rischiare una denuncia da parte del condominio ed in ogni caso sarà costretto alla rimozione del tubo del condizionatore e al ripristino del pluviale condominiale originario.
