La parità di genere è un traguardo che richiederà ancora molto tempo per essere raggiunto. Il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum – giunto alla sua diciottesima edizione – stima che ci vorranno circa 134 anni per ottenere una completa uguaglianza tra uomini e donne in termini di diritti, trattamento, responsabilità e opportunità nella società e nel lavoro.
COS’È IL GLOBAL GENDER GAP REPORT?
Il Global Gender Gap Report è il rapporto annuale del WEF che misura le disparità di genere a livello globale (quest’anno i paesi presi in esame sono 146), analizzando il divario di genere in quattro aree fondamentali: partecipazione economica e opportunità, istruzione, salute e sopravvivenza, ed empowerment politico. Il punteggio varia da 0 (nessuna parità) a 1 (piena parità di genere).
I DATI DEL 2024
Il punteggio globale per questo 2024 è pari al 68,5%. Rispetto ai dati precedenti, il divario globale è stato colmato di un +1 punto percentuale. Nel 2023, con 143 Paesi analizzati, il divario passa da 68,5% a 68,6%.
Tuttavia, questo aumento frenato rende impossibile per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Si stima, infatti, che ci vorranno altre cinque generazioni per colmare il divario.
I PAESI IN TESTA ALLA CLASSIFICA
Sebbene nessun Paese ha raggiunto la piena parità di genere, il 97% delle economie incluse per questo anno, ha colmato più del 60% del divario, rispetto all’85% del 2006. Unica eccezione, l’Islanda che continua a essere l’unica economia ad aver colmato oltre il 90% (93,5%) del proprio divario di genere. Mentre quasi tutte le nove economie della top 10 hanno chiuso oltre l’80%.
Tra queste figurano: Finlandia (87,5%), Norvegia (87,5%), Nuova Zelanda (83,5%) Svezia (81,6%), Nicaragua (81,1%), Germania (81%), Namibia (80,5%), Irlanda (80,2%) e Spagna (79,7%). Ad uscire dalla top 10 sono state la Lituania, all’11° posto (79,3%) ed il Belgio al 12° (79,3%).
PARITÀ DI GENERE: PROGRESSI E SFIDE
Il divario di genere in termini di salute e sopravvivenza si è ridotto del 96%, il divario nel livello di istruzione del 94,9%, il divario nella partecipazione economica e nelle opportunità del 60,5% e il divario nell’emancipazione politica del 22,5%.
Dal 2006, i sottoindici si sono spostati a ritmi diversi, sulla base di un campione costante di 101 Paesi. Complessivamente, il cambiamento più significativo si è verificato nell’Empowerment politico, dove la parità è balzata di 8,3 punti percentuali al 22,8% nelle ultime 18 edizioni.
Per quanto riguarda la Partecipazione economica e le opportunità e i risultati scolastici, la parità ha guadagnato rispettivamente 4,8 e 4,2 punti percentuali.
TEMPISTICHE
Con l’evoluzione di ogni singolo sottoindice che influisce sulle rispettive tempistiche di raggiungimento della parità, i risultati di quest’anno hanno allungato l’attesa per la parità in tema di:
- risultati scolastici a 20 anni (+4 anni dal 2023)
- emancipazione politica a 169 anni (+7 anni dal 2023)
- partecipazione economica e le opportunità a 152 anni (-17 anni dal 2023).
Il tempo per colmare il divario di genere in materia di salute e sopravvivenza, invece, rimane indefinito.
“La parità può essere a portata di mano, ma richiede una leadership decisa e risorse dedicate“.
Saadia Zahidi, Managing Director
GLOBAL GENDER PARITY SPRIN: ACCELERARE IL CAMBIAMENTO
In occasione del World Economic Forum Annual Meeting 2024, il Forum ha lanciato il Global Gender Parity Sprint, una piattaforma globale che riunisce imprese, governi e organizzazioni internazionali per guidare sei anni di accelerazione globale per colmare i divari di genere nella partecipazione economica e nella leadership, garantendo trasformazione economica, innovazione e crescita.
Questa può essere un’opportunità per guidare investimenti e innovazione fondamentale a far progredire la parità di genere creando per tutti un mondo equo dal punto di vista del genere.
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