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SPELLO, IL BORGO DEI FIORI

Oggi vi parliamo di Spello, al centro della regione verde per antonomasia: l’Umbria.
Si trova in provincia di Perugia in zona collinare, è incluso tra i borghi più belli d’Italia ed ha il vanto di aver ricevuto la bandiera arancione del Touring Club.

LA STORIA

Il borgo di Spello (Hispellum in latino) fu fondato dagli Umbri, per poi passare sotto il controllo dei Romani.
In età Longobarda e Franca fece parte del ducato di Spoleto, successivamente la cittadina non tardò a diventare libero Comune con proprie leggi. Nel 1516 il comune fu dichiarato Feudo Pontificio dal Papa Leone X e concesso alla famiglia perugina dei Baglioni cui appartenne fino al 1648.

Il borgo include numerosi resti di età romana, tra cui le mura e le antiche porte di accesso costruite con il calcare bianco estratto dal vicino Monte Subasio. Di notevole interesse anche i palazzi del periodo rinascimentale e la Collegiata di Santa Maria Maggiore che è la più antica Chiesa, ricca di preziosi dipinti del Perugino e del Pinturicchio.

Visitare Spello significa aggirarsi per un borgo bellissimo e vivo, passeggiare lungo i vicoli della sua struttura tipicamente medioevale ci restituisce la suggestione di tornare indietro, in un tempo più lento.

IL CORPUS DOMINI

Spello si concede ai nostri occhi con scorci pittoreschi e, in questo periodo dell’anno, si manifesta con un tripudio di fiori dai colori variopinti. Infatti, la domenica del Corpus domini Spello si veste con le infiorate che hanno reso questa cittadina famosa. Tutti i vicoli del paese si riempiono di fiori che vengono sistemati per creare suggestive forme e dipinti.

Grazie a tanti giorni di lavoro e ad un’accurata progettazione, vengono realizzati enormi ed effimeri tappeti floreali, opere straordinarie che colpiscono i visitatori ed i turisti.

Nelle settimane che precedono la festa vengono reperiti i fiori necessari, che poi saranno puliti e i cui petali saranno conservati affinché possano dare il loro meglio nel giorno del Corpus Domini.

LA PREPARAZIONE

I giorni che precedono la manifestazione sono febbrili. I più giovani salgono sui prati e sui campi che circondano il monte Subasio e raccolgono i fiori migliori, che portati nel borgo vengono assegnati ad anziane donne che dividono i petali in base al colore.

Dal pomeriggio precedente le strade del borgo vengono chiuse al traffico e si montano delle strutture in grado di limitare il vento e proteggere dalle piogge. Grazie ad una buona illuminazione al di sotto delle strutture, i petali vengono organizzati per comporre i grandi dipinti naturali che formano un unico gigante tappeto di fiori per il centro della città.

Si contano circa 70 “dipinti” infiorati che creano tappeti singoli di 12-15 metri di lunghezza (circa 25-90 mq) per una lunghezza totale di quasi un chilometro e mezzo di infiorata.

Per regolamento i petali non possono essere trattati, ma devono essere quanto più freschi possibile, in modo da non incollarsi al pavimento e da sprigionare il massimo di profumi e colori.

FIORITI PER PASSIONE

Il rapporto strettissimo che Spello ha con i fiori si manifesta tutto l’anno. Con delicata competizione, infatti, finestre balconi e vicoli vengono abbelliti con composizioni floreali, vasi fioriti e cesti colorati.

L’edizione 2023 dell’infiorata di Spello animerà la città nel weekend del 10 e 11 giugno. La città sboccerà sotto gli occhi dei visitatori con la processione del Corpus Domini ma già dalla settimana prima ci sono in programma tanti altri eventi. Ad esempio, si potrà visitare una mostra di bozzetti, una di ricamo floreale al Museo delle Infiorate, una di pittura e di fotografia e le particolari e suggestive decorazioni floreali di “Finestre, balconi e vicoli fioriti”. La città di Spello è pronta ad accogliere le migliaia di visitatori – se ne aspettano fra i 60 e 100.000 – che potranno immortalare il meraviglioso spettacolo.

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