Crociere in cielo.
Si chiama Sky Cruise e per ora esiste solo in un video messo online dal suo ideatore, ma è bastato questo per far viaggiare la fantasia e i sogni dei più.
L’IDEA
Immaginate un hotel dotato di tutti i comfort della categoria Lusso in grado di ospitare fino a 5000 persone con ristoranti, bar, piscina, centro commerciale, teatri, discoteche, un ospedale…bene, ora immaginate che questo hotel…voli. E pensate a quanti fenomeni celesti potrebbero essere apprezzati dai suoi numerosissimi ponti di osservazione: aurora boreale, stelle cadenti, luna gigante…e chi più ne ha più ne metta.
IL PROGETTO
Sky Cruise dovrebbe essere alimentato da 20 motori a fusione nucleare ed è stato ideato per poter trascorre anche anni in cielo senza aver bisogno di tornare sulla Terra, nemmeno in caso di guasti…in una sorta di “volo perpetuo”.
Ospiti e i rifornimenti verrebbero trasportati a bordo tramite altri velivoli, dagli aeroporti di tutto il mondo, infatti Sky Cruise ha spazi appositamente pensati per l’atterraggio di jet commerciali e privati.
Inoltre per il suo pilotaggio sarebbe previsto un sistema di intelligenza artificiale in grado di guidarlo in completa autonomia.
Questa è la visione alla base di Sky Cruise, concepita da Hashem Al-Ghaili come una modalità di viaggio completamente nuova.
L’IDEATORE
Hashem Al-Ghaili è un biotecnologo molecolare, divulgatore scientifico e produttore di video yemenita, che conta oltre 33 milioni di follower su Facebook ed ha un canale YouTube con milioni di visualizzazioni.
Sembra un pò come stare nel “Castello nel cielo”, il film dello Studio Ghibli in cui le persone vivono all’interno di enormi navi volanti, ed è proprio da questo film che sembrerebbe aver preso spunto l’affascinante idea di Al-Ghaili.
L’INIMMAGINABILE
Ovviamente non osiamo immaginare i costi di produzione di un velivolo così complesso, né quelli di mantenimento, di assicurazione, né i fori competenti in caso di cause o giudizi. Non riusciamo nemmeno ad immaginare da dove possa partire e dove possa atterrare in caso di “emergenza”, né gli effetti fisiologici di volare per settimane: provocherà mal di testa? jet leg? problemi del sonno? spaesamento?
Da molti è già stato soprannominato infaustamente il “titanic dell’aria” e ci auguriamo che semmai dovesse vedere la luce questo progetto immenso, non segua il destino di quello del mare.
SEGNALI DI FUTURO
Nel 2030 dovrebbero già entrare in produzione piccoli reattori nucleari in grado di alimentare aeroplani, perciò l’idea di fondo non sembrerebbe troppo lontana.
Se anche fosse solo un’iperbole mentale, progetti come questo fanno comunque sognare e alimentano la voglia di futuro di tutti noi, perciò benvengano le speculazioni mentali e le ideazioni folli, perché da queste, spesso nascono soluzioni inaspettate a problemi anche di uso qutidiano.
Guarda il video di Sky Cruise:
