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DANTE, IL MARE E LE NAVI

A conclusione dell’anno dedicato al settecentenario dantesco, vi evidenziamo l’evento intitolato “Dante, il mare e le navi: viaggio verso la transizione ecologica di un Paese marittimo”, tenutosi nella sede rinnovata di Palazzo Colonna e organizzato da Confitarma con la Società Dante Alighieri.

L’INDUSTRIA MARITTIMA

La sostenibilità è un fattore ineluttabile che coinvolge (e a volte stravolge) tutti i settori, dall’edilizia al commercio. Le nuove riforme e i piani per il futuro tengono conto dell’ambiente e mirano a realizzare interventi innovativi per un futuro globale ecocompatibile.

Il settore marittimo ha una funzione cardine nella transizione ecologica. L’impegno è grande e articolato ma indispensabile per salvaguardare il nostro Pianeta fatto per il 70% della sua superficie proprio di mare. Se tuteliamo il mare allora tuteliamo la Terra.

GLI INSEGNAMENTI DI DANTE

Dante è promotore di un messaggio forte e attuale, che possiamo testare in molti contesti eterogenei. Il Sommo Poeta ci invita a non fermarci e ad intraprendere il viaggio senza timori.
Durante l’evento “Dante, il mare e le navi: viaggio verso la transizione ecologica di un Paese marittimo”, Confitarma ha invitato figure delle istituzioni e della cultura per riflettere insieme sul cambiamento e per comprendere come contribuire per salvaguardare il nostro futuro.

L’EVENTO

Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri, ha aperto l’incontro specificando che:

“Viaggio e cultura, viaggio e lingua sono legati e l’italiano di Dante, l’italiano di sempre, è la lingua delle interazioni tra le due rive del Mediterraneo, tra i mondi e le comunità che vi si affacciano. La transizione ecologica è vitale per un paese marittimo come il nostro e questo incontro offre l’occasione per proiettare l’Italia, la sua lingua e la sua cultura su una dimensione nuova che viene dal nostro passato: le relazioni sul mare.”

Nel concludere il suo intervento, il Presidente Riccardi ha citato il XXVI canto dell’Inferno, il Canto di Ulisse, in cui il navigatore spiega che il suo ardore per la conoscenza lo ha portato a viaggiare.

“…né dolcezza di figlio, né la pieta
del vecchio padre, né ‘l debito amore
lo qual dovea Penelopé far lieta,
vincer potero dentro a me l’ardore
ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto,
e delli vizi umani e del valore;
ma misi me per l’alto mare aperto
sol con un legno e con quella compagna
picciola dalla qual non fui diserto”.

L’INTERVENTO DI CONFITARMA

Mario Mattioli, Presidente di Confitarma, è intervenuto specificando che la Confederazione Italiana Armatori ha voluto fortemente realizzare un momento di riflessione sulla sfida della transizione ecologica a cui tutti siamo chiamati a rispondere.

“Un’esigenza che è presente anche nell’opera di Dante che, in particolare, nel famoso sonetto de Le Rime, dice che vorrebbe andare per mare verso lidi lontani con una nave robusta che possa sopportare la tempesta, il cattivo tempo e ogni altro tipo di ostacolo. Dante, fa una valutazione ponderata di tutti i fattori in gioco che, poi, è l’essenza della navigazione: dirigersi verso un porto stabilito tramite la rotta più idonea, conveniente e sicura, oltre che breve e quindi economica. Nel nostro caso il “porto stabilito” è il passaggio cruciale della decarbonizzazione che il trasposto marittimo, insieme a tutti gli altri comparti industriali, è chiamato necessariamente ad affrontare”.

GLI ALTRI PROTAGONISTI

Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, è intervenuto sottolineando che condivide la scelta di Confitarma di partire dalla cultura per affrontare il tema della transizione ecologica. Questa è collegata a doppio filo alla transizione culturale e al tema dell’innovazione, campi in cui l’Italia sa distinguersi.

Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa, ha parlato dell’attuale sistema geopolitico, molto fluido e dinamico, caratterizzato da una crescente competizione per l’accesso alle risorse. Il mare è la nuova frontiera dello sviluppo economico, commerciale, energetico, tecnologico e alimentare. Se non agiamo con i giusti interventi il rischio è di compromettere definitivamente l’ambiente marino.

Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina ha evidenziato che Dante, già 700 anni fa, aveva capito l’importanza del mare per il nostro Paese mentre oggi questa consapevolezza si è in parte persa. Il riconoscimento del ruolo strategico del mare è un passo indispensabile se vogliamo avere un ruolo geopolitico nello scenario internazionale.

Nicola Carlone, Comandante Generale della Guardia Costiera, ha specificato che anche il Corpo delle Capitanerie di porto ha deciso di investire su una politica green, sull’evoluzione dei combustibili marini e sulle nuove sfide globali. Anche i porti partecipano attivamente alla transizione ecologica adeguandosi a standard omogenei conformi alle nuove norme.

LE TEMPESTE DEL FUTURO

Dopo la tavola rotonda moderata da Ferruccio de Bortoli, Mario Mattioli, contento per il globale apprezzamento ricevuto dall’evento, ha ricordato le parole di Dante: “Non lasciamo che l’Italia marittima si trovi senza nocchiere nelle grandi tempeste del futuro”. Inoltre, il Presidente di Confitarma ha delineato il traguardo da raggiungere:

“Una flotta italiana sempre più green che continui a rispondere alle istanze di sviluppo, occupazione e sicurezza, in un contesto de-burocratizzato. Una governance unitaria dedicata alle politiche marittime nazionali che valorizzi la marittimità” dell’Italia e l’importanza della dimensione marittima della sua sicurezza”.

Per approfondire, la registrazione dell’evento è disponibile nel canale Youtube di Confitarma: https://www.youtube.com/watch?v=rmiu_kYluZA

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