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Scuola & Università

GIOVANI, SCUOLA E DEVICE

La tecnologia è ormai presente in ogni aspetto della nostra vita, ambiente scolastico compreso. Oltre agli smartphone, utilizzati principalmente per il tempo libero, più del 90% degli studenti possiede almeno un device – come pc, notebook, tablet o smart paper – per svolgere compiti scolastici o universitari. In un caso su tre i dispositivi presenti sulla scrivania sono più di uno. Questo è ciò che emerge dall’Osservatorio “Didattica Digitale”, una ricerca condotta da Skuola.net in collaborazione con Lenovo che ha coinvolto 2.500 ragazzi tra i 16 e i 24 anni.

La maggior parte degli studenti utilizza i dispositivi tutti quotidianamente e perlopiù a scopi didattici. Solo poco più di 1 su 10 non utilizza tali strumenti, anche se li ha a disposizione. Ad essere maggiormente utilizzati per finalità didattiche sono i computer, sia fissi che portatili. Questi, infatti, raccolgono la maggior parte delle preferenze degli studenti. Tuttavia, i tablet e gli smart paper, che simulano la scrittura su carta, stanno diventando sempre più diffusi tra gli studenti italiani non solo sulle scrivanie ma anche negli zaini.

Questo, però, non ha portato alla sostituzione di carta e penna. La maggior parte degli studenti, infatti, continua a prendere appunti nel modo tradizionale in quanto ritengono che siano più comodi e adatti a memorizzare le informazioni. Solo il 25% degli studenti utilizza già dei device. Per i pochi che hanno già abbracciato il digitale per prendere appunti, i vantaggi sono stati molti, tra cui:

  • Velocità (34%)
  • Maggiore organizzazione nello studio (31%)
  • Possibilità di viaggiare con zaini e borse più leggeri (14%)
  • Contenuti qualitativamente migliori e più completi (11%)

Nonostante questi benefici, coloro che hanno compiuto la transizione digitale rimangono ancora una minoranza soprattutto per gli studenti delle scuole superiori. Nel mondo universitario, invece, il passaggio dall’analogico al digitale è già un passo avanti. La maggior parte degli studenti preferisce registrare le informazioni su dispositivi digitali come smartphone, tablet, computer e smart paper.

SCUOLE SUPERIORI E UNIVERSITÀ

All’università, il 93% degli studenti utilizza quotidianamente, o comunque spesso, i device per creare contenuti, come appunti, riassunti, consultare dispense e redigere documenti per lezioni ed esami. Gli studenti delle scuole superiori, invece, nonostante li utilizzino spesso lo fanno principalmente in modalità passiva, ovvero per trovare supporto in fase di svolgimento dei compiti o per effettuare ricerche supplementari.

Questo accade principalmente perché gli alunni delle superiori non si sentono spronati dalla scuola ad utilizzare i device come supporto allo studio, anzi, al 35%, viene addirittura sconsigliato di farlo.

A differenza delle scuole superiori, gli universitari intervistati si sono sentiti incoraggiati a far uso di computer e tablet per la didattica di tutti i giorni o quantomeno sono liberi di decidere in autonomia, libertà che gli studenti delle superiori, invece, non percepiscono.

DIDATTICA E TECNOLOGIA: LE OPINIONI

“Riteniamo che il digitale sia uno degli strumenti più efficaci, in grado di offrire soluzioni di apprendimento personalizzate e immersive. Grazie all’integrazione di questi dispositivi e all’educazione all’uso del digitale, siamo convinti si possa favorire lo sviluppo delle competenze digitali richieste per le professioni del futuro, migliorare la collaborazione tra studenti, tra allievi e insegnanti, e sviluppare la capacità di creare contenuti più completi, in modo organizzato”.

Riccardo Tavola, Education Manager di Lenovo in Italia.

“La pandemia ha lasciato in eredità agli studenti italiani i device digitali personali per la produttività: se durante l’emergenza in tanti ne erano sprovvisti ed erano stati costretti a seguire le lezioni in Dad dal piccolo schermo dello smartphone, ora tra gli alunni più grandi ben 9 su 10 hanno a disposizione un pc o tablet personale.
Ma ancora non basta. Affinché ciò porti benefici bisogna insegnare loro come usare al meglio la tecnologia nella didattica, senza lasciarli al fai da te. Un po’ come si faceva quando l’unico modo per esprimersi formalmente era la scrittura manuale: a scuola si insegnava e valutava la bella calligrafia”.

Daniele Grassucci, co-founder e direttore di Skuola.net.
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