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LIBRI PROIBITI

Negli Stati Uniti, si infittisce rapidamente la lista dei libri proibiti ai minori. C’è qualcosa di ironico se pensiamo che proprio la terra americana ha fondato la sua storia sul concetto di libertà, basti pensare alla Dichiarazione d’Indipendenza, alla Costituzione americana o alla battaglia contro l’apartheid.

Questo preoccupante fenomeno è stato descritto dal recente rapporto pubblicato da Pen America, l’organizzazione letteraria no profit focalizzata sulla libertà d’espressione, intitolato “Banned in the USA: The Growing Movement to Censor Books in Schools”.

Secondo questo rapporto, i titoli banditi già da luglio 2021 a giugno 2022, includevano 1.648 titoli di cui 1.261 autori diversi, 290 illustratori e 18 traduttori, influenzando complessivamente il lavoro letterario, accademico e creativo di 1.553 persone.

Le censure interessano 138 distretti scolastici di 32 stati procurando limitazioni a 5.049 scuole con una popolazione studentesca complessiva di quasi 4 milioni.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Ma cosa sta succedendo negli USA? Tutto è iniziato con una censura in ambito scolastico voluta dalle istituzioni e, inaspettatamente, la lista dei titoli bollati è cresciuta a ritmi vertiginosi. Ad oggi, questi titoli sono stati proibiti a causa di un approccio giudicato non idoneo riguardante la razza, diversi stereotipi, espressioni linguistiche non opportune oppure sono testi considerati colpevoli di aver delineato personaggi in modo poco rispettoso.

Cosa succede quando un titolo viene proibito a livello scolastico? Nella pratica questi testi:

  • non compaiono più sugli scaffali delle biblioteche delle scuole;
  • nessun insegnate può assegnarli o consigliarli;
  • non possono essere impiegati nelle lezioni o nei progetti studio.
COSA SI RISCHIA

Attualmente il primato dei libri censurati lo detiene il Texas con 801 titoli banditi. Al secondo posto abbiamo la Florida con 566 e, a seguire, la Pennsylvania con 457.

A questo punto, potremmo erroneamente pensare che violare una simile imposizione possa essere annoverato tra i peccati “veniali” ma le autorità americane la pensano diversamente. Infatti, i bibliotecari che conservano copie dei libri proibiti o che continuano a passarle a minori, rischiano lo stesso trattamento riservato per i reati criminali come il carcere o multe da migliaia di dollari.

Ad esempio, in Arkansas dal 1°agosto i bibliotecari e gli insegnanti che trasgrediscono rischiano una condanna a sei anni di carcere o una multa di 10.000 dollari.

Condanne molto simili sono in vigore anche in Missouri, Indiana, Oklahoma (dove la sanzione sale a 20.000 e gli anni di carcere a 10) e Tennessee (dove anche gli editori e i distributori di libri rischiano sei anni di carcere e una multa di 103.000 dollari).

COLPEVOLI!

Tra i libri proibiti troviamo anche molti classici e romanzi che non ci saremmo aspettati. Infatti, tra i testi bollati abbiamo Peter Pan di J.M. Barrie (giudicato razzista), Lolita di Vladimir Nabokov (considerato pedo-pornografico) e una versione a fumetti de Il Diario di Anna Frank (a causa della presenza di alcune statue nude collocate sullo sfondo di alcune tavole).

Nel mirino della censura anche Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood e Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini (vietato perché sembra promuovere l’Islam e simpatizzare coi terroristi). Nella classifica dei primi cinque titoli censurati anche Il buio oltre la siepe di Harper Lee, considerato tra i più importanti romanzi americani della seconda metà del Novecento.

Tra i 1.648 titoli vietati abbiamo:

  • 674 titoli (il 41%) affrontano esplicitamente temi LGBTQ+ o hanno protagonisti o personaggi secondari di spicco che sono LGBTQ+;
  • 659 titoli (il 40%) contengono protagonisti o personaggi di colore;
  • 338 titoli (il 21%) affrontano direttamente questioni di razza e razzismo;
  • 357 titoli (il 22%) contengono contenuti sessuali di vario tipo;
  • 161 titoli (il 10%) trattano temi legati ai diritti e all’attivismo;
  • 141 titoli (il 9%) sono biografia, autobiografia o libri di memorie;
  • 64 titoli (il 4%) includono personaggi e storie che riflettono minoranze religiose, tradizioni ebraiche, musulmane o di altra fede.
IL BAVAGLIO CULTURALE

Considerando la libertà un valore da tutelare, ci desta una certa preoccupazione vedere un paese democratico come l’America dichiarare proibiti un numero così grande di titoli che tra loro hanno poco in comune.

Gli studenti hanno il diritto di accedere ad una letteratura quanto più varia possibile e ciò deve avvenire soprattutto in un contesto “protetto” come quello scolastico. Infatti, la scuola è il luogo preposto ad aprire loro la mente, a stimolare il confronto e il dialogo.

Solo una collaborazione a 360 gradi tra genitori, insegnanti e istituzioni potrà davvero aiutare a far progredire l’apprendimento degli studenti aiutandoli a crescere e a diventare cittadini del mondo.

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