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DETRITI IN ORBITA: TRA TECNOLOGIA E NORME

I detriti orbitali rappresentano una sfida sempre più urgente. Le ultime stime, infatti, contatto circa 36.500 di detriti con dimensioni superiori a 10 centimetri in orbita intorno alla Terra, numero che supera i 130 milioni se si considerano anche quelli di dimensioni inferiori.

Un quantitativo di spazzatura spaziale che cresce sempre più e rappresenta un rischio per la sicurezza non solo dei satelliti in uso o la stazione spaziale interazionale, ma anche per gli astronauti.

Satelliti dismessi, parti di razzi, frammenti derivati da collisioni, etc., infatti, possono generare collisioni e a loro volta creare una catena di eventi che aumenta il rischio per le future missioni spaziali e per l’ambiente stesso.

LE OPPORTUNITÀ DELL’IA

Si stanno sviluppando numerose strategie per affrontare questo problema ed un aiuto può arrivare dai sistemi di Intelligenza Artificiale. Questi strumenti possono aiutare a migliorare la gestione del traffico spaziale e affrontare il problema dei detriti.

Implementandoli per il monitoraggio e il tracciamento degli oggetti nelle orbite intorno alla Terra si possono ridurre i rischi per le missioni. Inoltre, possono essere utilizzati per stimare, attraverso modelli predittivi, le future traiettorie dei detriti e prevedere possibili collisioni. Inoltre, l’IA può suggerire manovre di evitamento per i satelliti o pianificare traiettorie alternative per minimizzare il rischio di collisione.

LEGGE SULLO SPAZIO

Per poter regolamentare il settore spaziale, l’Italia ha in programma di varare, entro giugno, una Legge sullo Spazio che permetterà al nostro Paese di diventare protagonista nel settore space.
Questa legge avrà come obiettivo non solo quello di regolamentare le attività degli operatori privati nel settore spaziale ma anche di affrontare la sfida della gestione dei detriti spaziali.

“Sarà una legge importante alla luce dell’evoluzione globale del comparto, caratterizzata dal crescente ruolo degli operatori privati.

Questa regolamenterà, non solo una serie di punti importanti, come la responsabilità da danni causati da incidenti in orbita, ma stabilirà anche il sistema di autorizzazioni delle attività spaziali per gli operatori privati, prevedendo i requisiti di capacità tecnica e professionale e una valutazione preventiva del rischio connesso all’attività autorizzata, che si affiancherà a un sistema di vigilanza continua delle attività spaziali nazionali.

Ulteriori aspetti riguardano le misure da mettere in atto per consentire uno sviluppo del comparto industriale, delle attività di ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica. Con questa legge l’Italia si pone all’avanguardia in vista del varo europeo di un regolamento in materia”.

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy

Un passo importante per l’Italia che potrebbe avere un impatto significativo su vari aspetti del settore spaziale italiano. Tra questi: facilitare le collaborazioni internazionali, portare ad un ambiente più favorevole per le imprese spaziali italiane, migliorare l’ecosistema imprenditoriale e diversificare le partecipazioni italiane nel settore nonché incoraggiare l’adozione di pratiche sostenibili nello spazio.

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