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Amitav Ghosh

Cultura

AMITAV GHOSH INAUGURA L’ANNO ACCADEMICO IED

Il 15 novembre, Amitav Ghosh, tra i maggiori protagonisti della letteratura indiana contemporanea, ha tenuto una Lectio Magistralis all’Istituto Europeo di Design-IED intitolata “What Do We Miss When We Speak of Sustainability?“.

Lo scrittore lavora incessantemente per evidenziare la gravità del cambiamento climatico su scala globale. Troppo spesso non riusciamo a vedere quanto il fenomeno sia devastante. Ora Amitav Ghosh parla dell’emergenza climatica in un suo nuovo libro: “Jungle nama – Il racconto della giungla” appena uscito per Neri Pozza.

JUNGLE NAMA – IL RACCONTO DELLA GIUNGLA

Questo libro per ragazzi (che in realtà può essere tranquillamente apprezzato a qualsiasi età) è realizzato sulla base di un racconto popolare tra i villaggi delle Sundarbans, la più grande foresta di mangrovie del mondo. Questa leggenda del diciannovesimo secolo era scritta in dwipodi poyar ossia versi bengalesi che possono essere cantati, salmodiati e letti ad alta voce. Durante la sua lezione, Amitav Ghosh ha sottolineato l’importanza fondamentale della collaborazione con l’artista Salman Torr, autore degli splendidi disegni presenti all’interno del libro.

“Il messaggio del racconto risiede nel fatto che le necessità degli umani dovrebbero essere in equilibrio con quelle degli altri esseri viventi. E questo può essere raggiunto soltanto limitando l’avidità umana e il perseguimento del profitto”.

LA LECTIO MAGISTRALIS

Durante la sua Lectio Magistralis, Amitav Ghosh è riuscito a mostrarci la situazione attuale sotto una nuova prospettiva che vede il cambiamento climatico come qualcosa di molto antico le cui radici affondano nelle sfere geopolitiche mondiali. Nel suo libro “La grande città?” aveva già specificato come i nostri attuali problemi climatici sono legati a tutta una serie di fenomeni storici da cui derivano modelli radicati profondamente in noi e nei nostri ragionamenti.

Troppo spesso siamo abituati a pensare che la sostenibilità può essere raggiunta attraverso un nuovo cambiamento tecnologico ma questo non è l’unica cosa necessaria. La sostenibilità, infatti, si lega a un sistema molto più ampio e complesso e le attuali analisi statistiche non ci aiutano ad avere un quadro veramente completo del problema. Spesso, parlando di impronta ecologica ci riferiamo soprattutto a quella lasciata dai singoli soggetti, trascurando le molte altre fonti corpose che generano il problema.

“Uno dei fondamenti del nostro tempo è di nascondere la violenza. Pensiamo al legame che esiste fra esercito e uso di combustibili fossili. Tutti gli eserciti stanno di fatto aumentando gli investimenti in sistemi che consumano energie: la spesa militare supera di molto la spesa per proteggere il mondo dal cambiamento climatico. Ciò che non viene detto però è che l’abilità militare, e quindi l’uso di combustibili fossili, è collegata al peso, alla dimensione dell’impronta ecologica di un Paese. Ancora una volta però durante la recente Cop26 questo tema non è stato trattato. Cosa ci aspetta? Una nuova rivoluzione energetica, come quella avvenuta durante la rivoluzione industriale e che oggi dovremmo chiamare la rivoluzione dei combustibili fossili”.

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NUOVE PROSPETTIVE

Troppo spesso analizziamo il tema dei cambiamenti climatici attraverso una lente d’ingrandimento da cui non riusciamo a staccarci.
Il compito degli intellettuali risiede nel trovare nuovi modi per affrontare questa spinosa questione. È indispensabile agire sul cambiamento climatico in modo sinergico e incisivo. Narrare le situazioni in modi alternativi è il compito degli uomini e delle donne della cultura. Amitav Ghosh ha scelto questo nuovo libro per dare il suo contributo. Indipendentemente da quello che facciamo, tutti con le nostre capacità e gli strumenti di cui siamo dotati possiamo fare qualcosa. Le problematiche ambientali si possono approcciare da tanti punti di vista e ciascuno può lavorare per fare la differenza.

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UN PIANO B?

Durante la sezione della lezione riservata alle domande, è stato chiesto ad Amitav Ghosh quale potrebbe essere il nostro piano B se il riscaldamento globale superasse i fatidici 1,5 gradi. Lo scrittore ha sorriso dicendo che probabilmente a quel punto bisognerebbe rivolgersi a Elon Musk e alle sue navicelle spaziali.
Amitav Ghosh ha sottolineato che abbiamo già un pianeta perfetto che purtroppo stiamo distruggendo.

I giovani nell’ottica di Ghosh hanno un ruolo fondamentale, in quanto, nonostante le generazioni precedenti sono riusciti a costruirsi una coscienza sostenibile e hanno elaborato un nuovo modello: “il vivere con poco”.
Questo modello viene presentato nel libro di Ghosh dove è fondamentale abbandonare l’avidità e creare un equilibrio tra gli uomini e il nostro Pianeta.

Al netto delle ideologie politiche e degli estremismi di varia sorta, le provocazioni e le riflessioni che “Jungle nama” fa scaturire sono assolutamente in linea con i doveri e gli obiettivi di tutti per la sostenibilità. L’auspicio è di continuare a trattare ed approfondire questi temi, di investire energie e impegno in progetti che possano contribuire a realizzare lo scopo è che questo scopo sia finalmente raggiunto.

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