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LA NUOVA SANITÀ DOPO IL PNRR

Si è tenuta venerdì 24 settembre presso il Chiostro del Bramante la Tavola rotonda organizzata dall’Aiop Lazio dal titolo: “La nuova sanità dopo il PNRR”.

Al dibattito, moderato dal giornalista RAI dr. Gerardo D’Amico, hanno partecipato l’Assessore alla Sanità dr. Alessio D’Amato, il prof. Federico Spandonaro dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il prof. Francesco Vaia Direttore IRCCS Spallanzani e la dott.ssa Jessica Veronica Faroni, Presidente dell’Aiop Lazio.

Ad aprire la tavola il dr. Mauro Casanatta della Direzione della Sede Regionale AIOP Lazio:

“Mi preme ringraziare tutti quanti voi, che siete qui questa stasera, perché abbiamo trascorso e vissuto un tempo molto pesante – usiamo questo termine -, un tempo molto complicato, molto difficile e lo abbiamo vissuto con una disponibilità e una collaborazione con l’amministrazione regionale che non avevamo mai avuto in questi ultimi anni”.

Sottolinea come in poco tempo sia stato possibile allestire ad organizzare un numero molto elevato di posti letto per prestazioni covid, ben 1301. E tutto questo è stato possibile proprio grazie alla collaborazione – proseguita poi – nel supporto fornito per l’erogazione nei vaccini, con circa 600.000 vaccini somministrati nelle case di cura Aiop al 20 di settembre -, una collaborazione che l’Aiop ci tiene a mantenere per continuare ad essere di aiuto e di supporto: un interlocutore disponibile laddove l’amministrazione lo ritenesse opportuno.

PNRR, UN PUNTO DI RIPARTENZA

Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è punto importante di ripartenza e di resilienza. Proprio per questo la giusta collocazione dei fondi – circa 15,6 miliardi, destinati al sistema sanitario è di fondamentale importanza. Così D’Amico dà il via all’incontro.

Dal PNRR – https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf

La Missione 6 si struttura in due componenti:

  1. Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale: rafforzamento delle prestazioni messe a disposizione sul territorio mediante il potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali come, ad esempio, Case della Comunità ed Ospedali di Comunità ed il miglioramento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina ed una sempre maggiore integrazione tra tutti i servizi socio-sanitari.
  2. Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale: miglioramento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, messa a punto del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) mediante sistemi informativi efficaci. Maggiori fonti alla ricerca scientifica, al trasferimento tecnologico, e alla formazione del personale.
PNRR E SANITÀ PRIVATA

In questo quadro come si inserisce la sanità Privata? A rispondere è la Presidente dell’Aiop Lazio, la dott.ssa Jessica Veronica Faroni:

Sul tema della costruzione di nuovi ospedali, la Presidente dell’Aiop Lazio, afferma di aver già espresso le prime criticità che andranno affrontate insieme alla Regione. Infatti, “la costruzione di nuove strutture viene fatta in base a criteri di densità” ma, avendo proprio nelle città la densità magione, si corre il rischio di lasciare l’esterno del territorio scoperto dalla costruzione di nuove strutture ospedaliere.

Sul tema della digitalizzazione, invece, la Presidente dell’Aiop Lazio sottolinea l’importanza di utilizzare al meglio i soldi cercando di “fare qualcosa che sia utile al paziente”. Proprio su questo tema porta ad esempio due studi.

Il primo mette in luce il risparmio di tempo e costi, per la sanità e per il paziente stesso, che si otterrebbe nel monitoraggio “da remoto” di alcuni parametri del soggetto in cura migliorando la risposta e conseguentemente il servizio fornito. Inoltre, una diagnosi repentina da parte del medico curante aumenta, ad esempio in caso di fibrillazione, la possibilità di salvare la vita all’assistito.

La seconda sperimentazione, invece, fatta in collaborazione con Samsung, riguarda lo streaming delle immagini e l’uso dell’intelligenza artificiale. Oltre a dare una risposta più accurata è infatti possibile anche scoprire preventivamente alcuni tumori riducendo notevolmente i rischi per il paziente.

UN LAVORO FATTO ASSIEME PER LA DIFESA DEI CITTADINI

L’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ci tiene a precisare che nulla tornerà come prima e che la sfida nell’affrontare questa situazione di pandemia deve essere l’inizio da cui partire per migliorare il sistema sanità.

“Nella nostra Regione abbia avuto un tasso di letalità cinque volte in meno il tasso della Lombardia, tre volte in meno il tasso dell’Emilia-Romagna, due volte in meno il tasso medio nazionale. Quando c’è la parola tasso dietro ci sono uomini e donne, nostri cittadini, che sono stati difesi e hanno visto la loro vita salvata da voi, da questo sistema sanitario”.

Tutto grazie al lavoro enorme ed importante che si è svolto, “uno sforzo che tutti gli attori hanno fatto assieme”. L’Assessore ci tiene a sottolineare che è stata fatta una “chiamata alle armi” a medici, professionisti pubblici e privati, farmacisti e tutto “per consentire una più ampia difesa dei nostri cittadini”.

“Noi stiamo vivendo una fase enorme, una fase enorme che ha posto al centro il sistema sanitario nazionale e regionale. Questo sistema sanitario che nel corso degli anni ha subito una riduzione delle risorse a sua posizione molto importante”.

Per competere con paesi come Francia e Germania, l’investimento dovrà crescere, per D’Amato, di almeno 20/30 miliardi: dobbiamo fare un salto di qualità.

UN MODO NUOVO DI FARE LE COSE

Per il prof. Spandonaro dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il PNRR ci da l’opportunità di portare avanti tutti quei progetti che purtroppo erano rimasti fermi per la mancanza di fondi anche se c’è poco “sociale”.

“Io credo che il tema vero è: che visione dobbiamo avere del futuro?”, bisogna pensare ad un modo nuovo di fare le cose, un modo più digitale.

UNA SANITÀ DIVERSA È POSSIBILE

Per il prof. Vaia “bisogna immaginare un nuovo metodo, un metodo della territorialità” dove c’è interconnessione. Questa pandemia ha già dimostrato che una Sanità diversa è possibile, sottolineando anche come il sistema Regionale sanitario nel Lazio ha ben funzionato.

Bisogna, inoltre, investire nella ricerca. E proprio parlando di ricerca anticipa il progetto sulla ricerca degli anti-patogeni: “guidare nel Mediterraneo questa che la futura nostra battaglia la lotta agli antibiotico resistenza” e trovare una risposta sul come prepararci alle future pandemie. Un lavoro che lo Spallanzani vuole mettere al servizio della regione e dell’Italia.

Per vedere il video della diretta CLICCA QUI

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