Ventuno partner europei, coordinati dall’Università di Trento, si sono uniti nel progetto Tango per rivoluzionare l’IA incentrandola sulla persona. Università, centri di ricerca e imprese di nove paesi europei hanno raccolto la sfida di sviluppare un’intelligenza artificiale capace di rispettare la libertà di scelta delle persone, di condividerne valori e orientamento e che non sia più percepita come una minaccia ma come un’opportunità. Una macchina, insomma, che lavori in sinergia con uomini e donne senza sostituirsi a loro che potrà essere di supporto in ambito ospedaliero, bancario e delle politiche pubbliche.
IL PROGETTO
Il progetto Tango nei giorni scorsi è stato selezionato dalla commissione europea per essere finanziato nel programma Horizon Europe in partenza il prossimo autunno. L’obiettivo è quello di rafforzare la leadership dell’Europa nella “human-centric AI”: la transizione a questa nuova generazione di intelligenza artificiale richiede una rivoluzione di approccio, di ripensare sia le basi teoriche, sia gli approcci computazionali. Ed è proprio per raggiungere questo obiettivo che i 21 partner del consorzio di Tango hanno unito le loro forze.
“La nostra prospettiva è che una profonda comprensione reciproca tra persona e macchina sia essenziale per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale veramente efficaci e innovativi in grado di espandere le capacità di ragionamento e di presa di decisione delle persone”
Andrea Passerini, professore al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’informazione dell’Università di Trento e coordinatore del progetto
LE POTENZIALITÀ
Per fruire delle potenzialità dell’intelligenza artificiale nel migliorare i processi decisionali in scenari ad alto rischio, secondo il team di Tango, è necessario ripensare fin dalle basi teoriche il modo in cui i sistemi sono concepiti.
Le persone dovrebbero superare le diffidenze, ritenere le previsioni affidabili e i sistemi capaci di comprendere le loro esigenze e di dare loro garanzie di un reale supporto nelle decisioni da assumere. In una sorta di simbiosi tra persona e macchina.
L’impatto sulle persone e sulla società del nuovo modello elaborato da Tango sarà valutato su alcuni casi di vita reale. Dall’ambito ospedaliero con applicazioni dedicate a donne durante la gravidanza e dopo il parto e a équipe chirurgiche nelle decisioni da prendere durante tutto l’iter pre-, intra- e post-operatorio. A quello bancario con servizi alle persone che operano nel sistema dei prestiti e del credito. Alla sfera delle politiche pubbliche e, in particolare, di chi si occupa di progettazione di incentivi e di allocazione di fondi.
L’eventuale successo di questi casi di studio favorirà l’adozione di Tango come quadro di riferimento per lo sviluppo di una nuova generazione di sistemi di IA sinergici e rafforzerà la leadership dell’Europa nell’IA incentrata sulla persona.
LA PARTHERSHIP
Delle 21 organizzazioni partner 7 vengono dall’Italia, 4 dalla Serbia, 2 dal Regno Unito, 2 dal Belgio, 2 dalla Germania e 1 da Francia, Irlanda, Svezia e Spagna:
- Università di Trento – coordinatrice del progetto
- Università di Pisa,
- Consiglio Nazionale delle Ricerche,
- Scuola Normale Superiore,
- Fondazione Bruno Kessler,
- U-Hopper srl,
- Intesa Sanpaolo
- the AI Research and Development Institute,
- SHARE Foundation,
- the A11 – Initiative for Economic and Social Rights,
- the Ministry of Family Welfare and Demography
- Swansea University,
- the University of Warwick
- the Center for European Policy Studies,
- EIT Digital
- University Hospital Heidelberg
- TU Darmstadt
- Université Paris Cité
- Carr Communications
- Surgical Science Sweden AB
- Basque Center for Applied Mathematics
Fonte: comunicato stampa UniTrento