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VIAGGIARE LEGGERI

La parola d’ordine per chi vuole viaggiare in aereo in queste vacanze è: “viaggiare leggeri“. Leggeri soprattutto per quanto riguarda i bagagli: portare il solo bagaglio a mano, sembra divenuta l’unica garanzia di atterrare con baglio a seguito.

Non si tratta, come verrebbe da immaginare , della scelta trala comodità di uscire subito dall’aeroporto con valigia a seguito o fare una noiosissima fila di attesa ai nastri portabagagli. Si tratta proprio di rischiare di non ricongiungersi con le proprie valigie per giorni.

GLI AEREI-BAGAGLI

È di questi giorni la notizia che dagli aeroporti non riescano a far partire le valigie insieme ai passeggeri. Nei cieli europei si sta assistendo ad un fenomeno particolare: gli aerei dei passeggeri decollano senza bagagli per essere poi seguiti -spesso a giorni di distanza – da altri aerei, che definiamo ironicamente “aerei-bagagli” caricati solo con le valigie “ritardatarie”.

Menomale che la notizia è trapelata a causa della presenza massiccia dei bagagli lasciati a terra negli spazi aeroportuali – altrimenti se avessimo sentito di un incidente aereo in cui le vittime fossero state centinaia di valigie senza tracce di corpi umani tranne quelli dell’equipaggio, avremmo potuto ipotizzare scenari alla “x-files” con rapimenti alieni annessi.

LE CAUSE

Le compagnie aeree e le società di “handling” – che organizzano nella pratica la logistica dei bagagli dagli aeroporti alle stive e viceversa – con gli organici ridotti ai minimi termini dagli ultimi anni di pandemia (e spesso in sciopero), non sono più in grado di gestire il traffico di bagagli di questa stagione di vacanze appena cominciata.

Così, intanto si fanno partire i passeggeri, anche se non si fa in tempo a caricare i loro bagagli, anche per non perdere, si rischia di perdere lo slot di partenza, poi, in seguito, a volte anche a distanza di giorni, si fa partire un aereo con le valigie (senza passeggeri).

L’ODISSEA DELLE VALIGIE

Nel frattempo, ovviamente, i viaggiatori avranno perso ore ad attendere bagagli mai imbarcati e a compilare moduli per i bagagli smarriti. L’ironia della sorte, che ci si mette sempre di mezzo, è che in tutta la rocambolesca situazione, spesso all’arrivo della valigia, il viaggiatore è già tornato a casa, perciò il bagaglio, prima o poi, ripartirà alla volta della destinazione originaria su un altro “aereo-bagagli”.

Se poi i voli dovessero fare scalo a Londra, Amasterdam, Bruxelles o Francoforte, le speranze di rivedere il proprio bagaglio devono allungarsi si settimane: in questi aereoporti, infatti, la situazione dei bagagli ritardatari sembra messa peggio che ovunque altro in Europa.

Nemmeno i rimborsi sono certi dopo tutta questa odissea, quindi, al momento il must resta: “viaggiare leggeri!”.

Inevitabilmente ormai quando alzeremo gli occhi al cielo immaginando dove siano diretti i passeggeri dell’aereo di cui seguiamo la scìa…verrà sicuramente da chiedersi se non sia invece un aereo di bagagli dispersi, di turisti che hanno dovuto ricomprarsi tutto una volta giunti a destinazione davanti all’assenza delle proprie valigie.

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