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COLLEPARDO, IL PAESE DELLE ERBE

Sulla dorsale appenninica dei Monti Ernici in provincia di Frosinone, troviamo un piccolo borgo a circa 600 m di altitudine: Collepardo, Bandiera Arancione del TCI del 2021. Situata in un territorio aspro, la cittadina ha attirato nei tempi antichi comunità di monaci ed eremiti che scelsero questi luoghi come dimora, attratti dalla solitudine che la caratterizza.

Le origini di Collepardo risalgono nel VI secolo, mentre, al periodo medievale, risalgono le mura che circondano un dedalo di viuzze, vicoli e piazze con chiese di pregio intervallati da scorci pittoreschi sulle colline ciociare. Oltre al suo valore storico, il borgo offre numerose opportunità per esplorare la natura circostante attraverso sentieri escursionistici che si integrano perfettamente con l’antica tradizione popolare “erboristica”. Il territorio offre una numerosa varietà di specie di erbe che, già dai tempi tempi antichi, venivano usate dai monaci per creare medicamenti, liquori e altro ancora. Per questo, Collepardo è noto anche come il “Paese delle erbe” e vanta uno dei pochi orti botanici dell’Appennino, insieme a un museo che ospita corsi di erboristeria.

IL TERRITORIO

Il territorio è interessato da una intensa attività carsica, con le famose “Grotte dei Bambocci” e il profondo “Pozzo dell’Antullocome attrazioni principali. Le Grotte, che affascinarono anche la Regina Margherita che le visitò nel 1904, sono formate da due stanze. La prima, quella più piccola, è chiusa per proteggere una colonia di pipistrelli che la popola. L’altra, invece, offre uno spettacolo unico di stalattiti e stalagmiti che sembrano una vera e propria foresta pietrificata formata da sagome a ricordare proprio dei Bambocci!

A poca distanza si trova il Pozzo d’Antullo, grande dolina carsica legata all’erosione sotterranea da parte dell’acqua, profondo 80 m e largo 300 m. Nel fondo del pozzo, coperto da vegetazione, sono presenti delle curiose stalattiti curve, generate probabilmente dal vento proveniente dai cunicoli laterali che modificano la deposizione dei cristalli di calcio.

Collepardo vanta anche uno dei Monasteri più belli dell’Italia centrale: Certosa di Trisulti del 1200, un armonioso complesso di bianche costruzioni, racchiuso all’interno di un muro di cinta, tra cui spicca la Chiesa di San Bartolomeo, un’antica biblioteca e l’originaria foresteria con farmacia.

Per concludere, un suggerimento gastronomico con cui potersi deliziare: essendo prossimi alla Pasqua non mancate di assaggiare la “Pigna”, dolce tipico di questa festività!

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