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CONFITARMA ITALIA, UN PAESE MARITTIMO

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CONFITARMA: ITALIA, UN PAESE MARITTIMO

L’Italia deve riconoscersi un paese marittimo, perché lo è”. Così il Direttore Generale di Confitarma, Luca Sisto, durate Convegno “Un’interfaccia efficace per l’Economia del Mare” organizzato da Porto&Interporto presso Unioncamere, ha ribadito l’importanza che ha il trasporto marittimo per il nostro Paese.

Esso – precisa Sisto – “rappresenta il 50% del nostro commercio estero di importazione ed esportazione” il che ci ha garantito anche nel periodo di pandemia “i beni essenziali per imprese e i cittadini”.

E, coglie l’occasione, per ringraziare le donne e gli uomini di mare che hanno permesso a tutti noi di affrontare il periodo di emergenza, garantendo l’approvvigionamento energetico e dei beni di prima necessità.

Inoltre, evidenzia il Direttore Generale di Confitarma, “lo shipping è il modo di trasporto più sostenibile”.

E lo sottolinea anche nel corso della prima sessione degli Stati generali della Commissione VIA – VAS del ministero della Transizione ecologica – dal titolo “Una ‘fase 2’ per la VIA tra target sovranazionali e localismi nella cultura del territorio e dell’impresa” – tenutasi il 9 dicembre.

LO SHIPPING COME STRUMENTO DI CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Spesso il trasporto marittimo viene erroneamente percepito come fortemente responsabile delle emissioni di gas serra, “invece – precisa il Direttore Generale di Confitarma – lo shipping è la modalità di trasporto più sostenibile, strumento potente di contrasto al cambiamento climatico che riesce a spostare una enorme quantità di merci producendo emissioni di CO2 pari a circa il 2% delle emissioni totali dell’economia globale”.

Inoltre, prosegue Sisto:

L’industria marittima mondiale, che segue regole internazionali emanate dall’IMO, tra il 2008 e il 2018 a fronte di un aumento del 40% nel commercio marittimo, ha ridotto del 10% le emissioni di Co2 mentre, dal 1° gennaio 2020, ha ridotto allo 0,5% il tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo in tutti i traffici, con eccezioni per i porti comunitari e per le aree ECA ove già vige il limite dello 0,1%.
Ciò dimostra che il mondo del trasporto marittimo già da tempo si sta muovendo in linea con la strategia dell’IMO che prevede di abbattere entro il 2030 le emissioni di CO2 nel trasporto marittimo internazionale di almeno il 40% rispetto al 2008, raggiungendo il 70% entro il 2050 e di ridurre le emissioni annue totali di gas serra derivanti dal trasporto internazionale di almeno il 50% entro il 2050”.

UNA VISIONE DEL MARE VOLTA ALL’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

“Gli armatori italiani – spiega Luca Sisto – sono lieti di poter partecipare alla Commissione VIA-VAS” in modo da “poter condividere con il Ministero della Transizione Ecologica la visione dal mare volta all’efficientamento energetico per il bene del nostro Paese”.

Inoltre, seppure nascosto, lo shipping è il motore della filiera – precisa il Direttore Generale di Confitarma – ed è indispensabile specie per un Paese, come l’Italia, che per la maggior parte degli scambi con l’estero dipende dal trasporto marittimo.

“Gli armatori italiani non sono rimasti a guardare e già da tempo stanno facendo importanti investimenti per rendere green le loro navi alcune delle quali hanno già adottato la soluzione transitoria del LNG per poi passare all’ammoniaca e idrogeno, con ricorso a batterie sempre più capaci e sviluppo, ovviamente, delle relative tecnologie per alimentare la flotta mondiale. Il problema è che ci sono già le prime navi green ma non ci sono nei nostri porti le infrastrutture per la distribuzione dei nuovi combustibili”.

In un momento così importante della transizione ecologica sarebbe auspicabile una interlocuzione diretta degli armatori italiani con tutte le Autorità di Sistema portuale in modo da poter risolvere insieme i problemi di comune interesse.

TUTELARE IL MARE SIGNIFICA TUTELARE IL PIANETA

In questa fase storica verso la transizione ecologica, l’industria marittima deve affrontare un difficile ma necessario viaggio per proteggere un Pianeta la cui superficie è Mare per più del 70%.

Tutelare il Mare significa tutelare il Pianeta. Prendendo spunto dal sempre attuale messaggio dantesco che ci invita a non fermarci e ad intraprendere senza timore il viaggio, il 16 dicembre Confitarma ha invitato autorevoli esponenti del mondo della politica, delle istituzioni e della cultura per riflettere sulla rotta del cambiamento per contribuire insieme a salvaguardare il nostro futuro.

L’evento “Dante, il mare e le navi: viaggio verso la transizione ecologica di un paese marittimo” avrà luogo nella rinnovata sede di Palazzo Colonna, Sala Antonio d’Amico.

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