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Futuro, Scuola & Università

INTELLIMAN, ROBOT INTELLIGENTI GUIDATI DALL’AI

Sempre più simili a noi ed integrati nel nostro quotidiano, i robot si stanno “evolvendo” velocemente. Grazie all’incessante progresso tecnologico la robotica sta rendendo fattibili cose che pochi anni fa restavano solo in un futuro immaginario. Li abbiamo visti vestire i panni di giudici e avvocati, sorvegliare reperti archeologici, fornirci informazioni e assistenza, e – grazie al progetto IntelliMan – saranno in grado di “dare una mano” negli ospedali, nelle strutture di assistenza per anziani, nelle fabbriche, nei ristoranti, nel settore dei servizi e persino nella vita domestica delle singole famiglie.

Il nuovo progetto di ricerca Horizon Europe – coordinato dall’Università di Bologna – punta proprio sviluppare nuovi sistemi che permetteranno ai robot di muoversi con noi ed interagire con l’ambiente, imparando di volta in volta come adattarsi alle diverse situazioni in cui si troveranno ad operare.

“Con IntelliMan vogliamo concentrarci sullo sviluppo di robot in grado di imparare in modo mirato, efficiente ed efficace, garantendo al tempo stesso elevati standard di sicurezza. Il sistema robotico che progetteremo potrà apprendere le abilità necessarie per interagire con le persone, con gli oggetti e con l’ambiente circostante: sfruttando algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, sarà in grado di comprendere autonomamente le proprietà e le funzionalità degli oggetti della vita quotidiana e nei contesti industriali”.

Gianluca Palli, professore ordinario al Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” (DEI) dell’Università di Bologna e coordinatore del progetto
SOLUZIONI INNOVATIVE NEL CAMPO DELLA PROTESICA

L’Università di Bologna, oltre a coordinare e monitorare tutte le attività del progetto, svilupperà – in collaborazione con il Centro Protesi INAILsoluzioni innovative nel campo della protesica e si occuperà, insieme a ELVEZ (produttore di prodotti specializzati per l’industria automobilistica, l’ingegneria elettrica e meccanica) di sistemi di manipolazione per la produzione industriale.

Nonostante manipolatori robotici e mani robotiche in grado di interagire con l’ambiente circostante sono ormai ad un passo dal diventare realtà, per Palli la questione chiave è “capire come questi sistemi possano essere in grado di sviluppare nuove abilità e di interagire con gli oggetti indipendentemente dalla loro composizione, dimensione e forma, sfruttando tecniche di intelligenza artificiale: confrontandosi con le persone e con l’ambiente, questi sistemi dovranno acquisire nuove conoscenze, cioè essere in grado di fare fronte a compiti imprevisti che non sono stati pre-programmati”.

“La prossima generazione di sistemi di manipolazione robotica dovrà poter operare sia in maniera autonoma che in cooperazione con utilizzatori umani, grazie ad interfacce uomo-robot di tipo avanzato.”

Roberto Meattini, membro del gruppo di ricercatori del DEI dell’Università di Bologna coinvolti nel progetto IntelliMan
CAMPI DI APPLICAZIONE

I possibili campi di applicazione dei futuri robot intelligenti sono svariati: dalla produzione industriale alla logistica, dalla robotica di servizio ai dispositivi indossabili come esoscheletri e protesi. Gli studiosi si concentreranno sui problemi di manipolazione e posizionamento di oggetti deformabili, che possono coinvolgere le protesi dell’arto superiore nelle attività quotidiane in cucina, nelle operazioni di cablaggio dell’industria automobilistica e nella movimentazione di alimenti freschi per la logistica dei supermercati.

Per creare un “ponte” tra umani e robot, però, occorre prima di tutto prestare particolare attenzione ai temi legati alla sicurezza e cercare di adottare le migliori strategie che permettano di garantire un “rapporto” basato sulla fiducia.

I PARTNER

L’Unione Europea sostiene il progetto IntelliMan con 4,5 milioni di euro nell’ambito del programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe. Coordinato dall’Università di Bologna, il consorzio è composto da 13 partner accademici e industriali riconosciuti a livello internazionale, provenienti da sei paesi europei (Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Slovenia e Regno Unito), che uniscono competenze nel campo dell’intelligenza artificiale, della robotica, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, insieme alle scienze sociali, umanistiche ed economiche.

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