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MATTIOLI A SEAFUTURE: UNA STRATEGIA EUROPEA ORIENTATA AL MARE

Il 30 settembre, Mario Mattioli, Presidente Confitarma, è intervenuto al “Panel Driving the change in shipping & logistics: the Eu funding opportunities in the programming period 2021 – 2027″, organizzato a La Spezia nell’ambito di Seafuture 2021.

SOSTENIBILITÀ NEL TRASPORTO MARITTIMO

“Green e digitale sono le parole chiave che guidano e definiscono gli orientamenti per gli investimenti dell’UE in ricerca e innovazione nei prossimi anni – ha affermato Mattioli Il successo del Green Deal europeo dipende dalla nostra capacità di rendere l’intero sistema dei trasporti sicuro, resiliente e sostenibile. In questo contesto, il trasporto marittimo gioca un ruolo fondamentale per l’Ue garantendo l’approvvigionamento di beni essenziali per la vita quotidiana dei cittadini”.

“Ecco perché – ha proseguito il Presidente di Confitarma – anche nel campo della ricerca e dell’innovazione dell’UE, una strategia orientata al mare è indispensabile per affrontare con successo le nuove sfide”.

Il trasporto marittimo è la modalità più sostenibile per unità di merci trasportate, considerando l’aumento costante del commercio marittimo. Peraltro, lo shipping è un settore “hard to abate” ed è per questo che, nonostante l’industria marittima sia fortemente impegnata nello sviluppo di nuove tecnologie verdi, c’è bisogno di tempo per attuare la transizione ecologica che richiede investimenti significativi nella ricerca e nell’innovazione che solo i finanziamenti dell’UE possono fornire”.

TRANSIZIONE DIGITALE

Non meno importante l’impegno delle compagnie di navigazione per la trasformazione digitale per rendere più efficiente l’intero sistema dei trasporti. “Allo stesso tempo, però sappiamo che la digitalizzazione richiede livelli più elevati di sicurezza, protezione e affidabilità di tutti i mezzi di trasporto per migliorare la competitività globale dell’UE. E in questo contesto la cyber security rappresenta uno strumento essenziale per garantire elevate performance digitali”.

E questo è particolarmente vero per l’ambiente marittimo poiché sia le navi che i porti sono potenziali veicoli per attacchi informatici. Dove c’è un flusso di dati, c’è un rischio concreto di una minaccia informatica.

“Ecco perché la transizione digitale deve essere accompagnata da una strategia di cyber security che, ancora una volta, non può fare a meno degli investimenti in ricerca e innovazione”.

Gli investimenti in ricerca e innovazione sono i fattori determinanti che guidano il cambiamento nello shipping e nella logistica – ha concluso Mario Mattioli – la nuova programmazione UE 2021-2027 può certamente rappresentare una preziosa opportunità per valorizzare la posizione dell’industria marittima nello scenario europeo e mondiale”.

IL PROTOCOLLO D’INTESA FEDERAZIONE DEL MARE – CLUSTER BIG

Nella stessa giornata, a bordo della nave “Amerigo Vespucci”, ormeggiata nella Base Navale della Marina Militare di La Spezia, Mario Mattioli e Giovanni Caprino, Presidente del Cluster BIG (Cluster Tecnologico Nazionale “Blue Italian Growth”), hanno firmano il Protocollo d’intesa Federazione del Mare – Cluster BIG.

Nel patto siglato, le due organizzazioni si impegnano ad adottare programmi e iniziative congiunte volte a promuovere specifiche attività per la divulgazione verso il grande pubblico del valore dell’economia blu e favorire la coscienza pubblica di tutti gli aspetti del mare, a partire da quelli socio-economici e di relazioni internazionali.

“Il ruolo che i cluster marittimi svolgono come mediatori tra le regioni dell’UE e i paesi marittimi vicini, per aggregare le PMI locali e le grandi aziende nei diversi settori dell’economia blu, anche al di là dei settori puramente marittimi, è fondamentale. Grazie alle loro caratteristiche, i cluster marittimi hanno infatti la capacità di contribuire alla trasformazione della catena del valore dell’economia blu per conseguire, tra gli altri, anche l’obiettivo della neutralità climatica, in termini di riduzione delle emissioni di Co2, rendendo i trasporti marittimi e i porti più ecologici”.

Mario Mattioli, Presidente di Confitarma.

Le due associazioni sono perfettamente in linea con il paradigma economico e culturale da cui far partire il modello di sviluppo e le linee guida di una politica economica blu a livello nazionale volto a coniugare competitività, innovazione e sostenibilità.

Giovanni Caprino, Presidente del Cluster BIG, ha affermato:

“In questa fase di grandi cambiamenti e di sviluppo, l’economia del mare guarda ad una crescita che deve essere sempre più sostenibile e, insieme agli altri comparti sta affrontando una delle sfide più impegnative per il Paese, anche in una prospettiva internazionale. Le numerose realtà imprenditoriali legate all’economia del mare per raggiungere l’obiettivo, devono fare rete e mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie idee. Per questo l’intesa con la Federazione del mare rappresenta un passo importante per consentire al nostro settore di continuare a migliorare e creare nuove opportunità di mercato e di crescita. La casa di tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo armonico e complementare dell’economia del mare nel nostro paese diventa più grande e più accogliente per confrontarci sulla crescita del sistema paese, e sul ruolo sempre più determinante dell’economia blu”.

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