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Ocean Savior
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Ambiente, Storie

OCEAN SAVIOR, IL VIDEOGIOCO PER SALVARE GLI OCEANI

A vincere il concorso “Save the Wave App Challenge”, ideato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO, è Ocean Savior, il videogioco creato dalla classe 5E dell’Istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli con il supporto di AXA Italia e Gamindo, start up specializzata nello sviluppo di videogames.

La Challenge, istituita nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021-2030) per introdurre nelle scuole e nei programmi scolastici l’Educazione all’Oceano, ha visto questi giovani ragazzi impegnarsi nella realizzazione di questo videogioco per aumentare, soprattutto nei giovani, la consapevolezza dello stato in cui versano i nostri mari.

Obiettivo del gioco è denunciare l’inquinamento dei mari, causato in particolare da rifiuti di plastica, e spronare il giocatore a rimuovere dai fondali marini tali prodotti inquinanti, non solo sugli schermi ma anche nella vita reale.
Ci auguriamo che ‘Ocean Savior’ possa ben illustrare il reale degrado dei nostri mari e incitare i giovani alla salvaguardia dei nostri habitat marini, ricchezza del territorio italiano
”, spiegano i ragazzi della 5E dell’Istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli.

La tartaruga Cleany, protagonista di Ocean Savior, si impegna a rimuovere, con l’aiuto dei giocatori, quanti più rifiuti riesce dal mare tutelando la fauna e la flora marina. Attenzione però a non far finire nel cestino i pesciolini al posto dei rifiuti!
Vieni a scoprire più da vicino l’oceano ed i suoi abitanti direttamente online.

Francesca Santoro, Senior Programme Officer per IOC-UNESCO e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare

Il lavoro che stiamo portando avanti nelle scuole e con i giovani è fondamentale nell’ottica di costruire una Generazione Oceano che sia pronta a trovare soluzioni per il benessere del nostro pianeta blu.
Come IOC-UNESCO abbiamo avviato il programma di Educazione all’Oceano (Ocean Literacy), che intendiamo introdurre entro il 2025 nei programmi scolastici dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite: un obiettivo ambizioso, ma i risultati di iniziative come Save the Wave App Challenge sono davvero incoraggianti, perché dimostrano l’interesse, la creatività e la presa di coscienza da parte dei più giovani
“.

Giorgia Freddi, Direttore Comunicazione, CR & Public Affairs Gruppo AXA Italia

L’educazione ambientale delle nuove generazioni è il primo passo concreto verso un futuro più sostenibile. Con ‘Save the Wave App Challenge’ continuiamo a mettere al centro la protezione del nostro pianeta, coniugando innovazione e sostenibilità,  dando ai giovani nuovi strumenti per essere protagonisti delle decisioni di domani”.

Nicolò Santin, co-fondatore di Gamindo

Save The Wave App Challenge è un ‘gioco pensato dai giovani per i giovani’ per educare sulla salvaguardia degli oceani in modo coinvolgente e interattivo tramite il gaming. Considerando che l’età media dei videogiocatori è 34 anni, crediamo che questo gioco possa essere utilizzato anche dai meno giovani. Potrebbe essere proprio oggetto di una sfida tra genitori e figli, dove tutti vincono perché imparano giocando”.

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