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SMART ROAD DI ANAS, PER LA MOBILITÀ DEL FUTURO

La sfida alla digitalizzazione passa anche per la mobilità: sicurezza, tecnologia e sostenibilità sono la chiave per delinearne gli scenari futuri. Anas, con il suo programma Smart Road, punta proprio in questa direzione con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e rendere più efficiente gli spostamenti su tutto il territorio italiano. Il programma, che prevede un investimento complessivo di 1 miliardo di euro, vuole rendere “smart” oltre 3.000 km di strade.

Banco di prova di questo progetto sono stati i Mondiali di Sci di Cortina dove Anas ha reso la SS51 “di Alemagna” la prima strada intelligente italiana, dotandola di tecnologie in grado di favorire lo scambio di informazioni “infrastruttura-utenti” e il dialogo fra gli utenti stessi.

“Siamo testimoni di un cambiamento radicale, una nuova concezione del settore, dove l’utente si colloca al centro di un sistema multi-modale, integrato e digitale. Il volume e la velocità con cui oggi i dati vengono generati, elaborati e memorizzati è senza precedenti. […] L’intera penisola sarà interessata da questa tecnologia che si sviluppa nel segno dell’ecosostenibilità e del rispetto dell’ambiente, valori da sempre al centro della mission di Anas”.

Massimo Simonini, Amministratore Delegato di Anas
IL PROGETTO SMART ROAD ANAS

Il progetto, si legge nel comunicato Anas, “si basa su una complessa piattaforma digitale che si articola sulla rete stradale come un ‘sistema nervoso’ con il supporto delle tecnologie quali IoT (Internet of Things), AI (Artificial Intelligence), Big Data e sensoristica avanzata attraverso lo sviluppo della rete di banda ultra larga”.

Questo consentirà all’utente di usufruire delle informazioni inerenti eventuali deviazioni del traffico in caso di sinistri, percorsi alternativi, parcheggi e rifornimenti. Inoltre, nel futuro, le smart road potranno ospitare le auto a guida autonoma.
Dalle ultime stime di Allied Market Research, questo settore vale globalmente 54,2 miliardi di dollari ma con un tasso di crescita annuo del 18,4%. Entro il 2030 si prevede che i veicoli a guida autonoma saranno più di 4 milioni.

Inoltre, ogni 20/30 Km, saranno installate delle “Green Island”, con la funzione di alimentare l’intera rete con fonti rinnovabili. Qui saranno disponibili posti di ricarica per veicoli elettrici e sosta per droni. Questi ultimi, dopo la stesura di una normativa apposita, verranno utilizzati per monitorare il traffico stradale consentendo una migliore gestione della viabilità lungo tutto il percorso.

Anas sta lavorando perché l’Italia per prima in Europa traguardi questo scenario e abbracci il futuro. Un futuro fatto di mobilità interconnessa e sostenibile con infrastrutture all’avanguardia. Perché noi, siamo fermamente convinti che dalle infrastrutture, specie in una congiuntura quale quella attuale, passa il rilancio del sistema Paese”.

Massimo Simonini

Non solo sicurezza ma anche attenzione per l’ambiente e tecnologia nel rivoluzionario progetto di Anas che ridisegnerà la mobilità del futuro. Una rivoluzione che si accinge a portare molti cambiamenti anche nei settori assicurativo e normativo del nostro Paese.

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