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Cultura, Digitale

L’ERA DELL’ARTE DIGITALE, TRA IMMERSIVITÀ E NFT

Il digitale si fa sempre più spazio nel mondo dell’arte. Lo abbiamo visto nei giorni scorsi a Milano quando, l’Arco della Pace, si è trasformato in una “data sculpture a 360°”, un’opera immersiva creata dal collettivo internazionale Ouchhh dal titolo “AI Dataportal_Arch of Light”.

L’installazione, promossa da Reasoned Art, startup società benefit italiana che si occupa di arte digitale e realizzata in collaborazione con il Comune di Milano e la Soprintendenza ABAP (Archeologia, belle arti e paesaggio), ha raccontato attraverso un flusso di immagini generate da un sistema di intelligenza artificiale e proiettate per tre giorni sul monumento, tutto il patrimonio storico e culturale del nostro Paese.
Oltre 20mila opere d’arte di oltre 320 artisti appartenenti a svariati movimenti artistici, i dati annuali della mappa del firmamento italiano raccolti dalla NASA e tutto il patrimonio letterario italiano digitalizzato, appartenente a un arco temporale di oltre 1700 anni, sono stati resi visibili in streaming agli spettatori di ogni parte del mondo. L’Arco della Pace sarà il primo monumento al mondo ad entrare nel Metaverso.

“L’opera è stata ispirata dal nostro rispetto per la grande storia dell’arte italiana, che abbiamo in un certo senso rigenerato attingendo a uno sterminato patrimonio di dipinti, sculture e capolavori architettonici. Abbiamo di fatto realizzato un nuovo arco per creare un varco tra il metaverso fisico e quello digitale”.

Ferdi ed Eylul Alici, Ouchhh Studio

L’opera verrà trasformata in NFT (non fungible token) che ne certificherà l’autenticità e l’unicità della proprietà attraverso tecnologia blockchain.
I proventi dell’attività di valorizzazione degli NFT – dichiara Giulio Bozzo, Ceo & fondatore di Reasoned Art – sosterranno la nascita di un polo di ricerca che unisce il mondo dell’arte, della scienza e della tecnologia promuovendo corsi di educazione e formazione per artisti, curatori e critici“.

L’IMMERSIVE ART EXPERIENCE, UN MERCATO IN FORTE CRESCITA

L’immersività, come messo in luce anche al LuBeC 2021, che si è svolto a Lucca ad ottobre, può essere uno strumento per “amplificare e modulare l’impatto del messaggio culturale che il patrimonio materiale e immateriale trasmettono” che una vera e propria espressione artistica.

L’arte digitale sta aprendo nuove forme di “spettacolarizzazione” che coinvolgono tutti i cinque sensi dello spettatore creando un’esperienza unica. Ciò che prima si limitava solo all’utilizzo della realtà virtuale adesso si apre ad un’esperienza completamente diversa: l’Immersive Art Experience.

Nata come evoluzione del videomapping, una forma d’arte che, attraverso la proiezione di un contenuto video su una superfice rendendola “dinamica”, unisce arte visiva, tecnologia e architettura, l’lmmersive Art Experience rappresentano una tendenza in forte crescita.

Applicata negli anni passati principalmente in ambienti museali stanno entrando a far parte anche del settore pubblico. Basti pensare che agli inizi del 2021 la Réunion des Musées Nationaux et du Grand Palais ha fatto la sua entrata nel mondo delle mostre immersive connotandone una notevole importanza sia culturale che turistica.

GLI NFT E L’ARTE DIGITALE

La contraffazione è un tema molto diffuso nel mondo dell’arte da sempre ma quando si parla di arte digitale la possibilità di riproduzioni di massa cresce smisuratamente. Gli NFT risolvono questo problema garantendo l’autenticità e l’unicità grazie alla blockchain.

Questa tecnologia, applicabile a qualsiasi risorsa, permette di fatto di acquistare e vendere le opere digitali come fossero beni materiali, rendendole “tangibili”.

Una vera rivoluzione nel mondo dell’arte che ha portato però anche a molti dibattiti e ancora molti nodi da sciogliere: dal reale “valore artistico” dell’opera associata a un NFT, ai diritti del titolare, al copyright, etc. Certo è che, riuscire ad applicare al mondo del digitale, di per sé infinito e riproducibile, il concetto di “unicità”, è sicuramente una svolta per il futuro e non tarderà a rappresentare l’ennesimo campo di sfida anche per il comparto assicurativo.

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