“1908 CITTÀMUSEOCITTÀ”
La città di Messina ha la sua mostra dedicata al terremoto distruttivo del 1908. È stata inaugurata, infatti, l’esposizione permanente del Museo regionale della città dello Stretto. Il lungo lavoro di studio, raccolta e sviluppo, condotto da un team specializzato, ha portato alla luce un patrimonio che sembrava ormai perduto e dimenticato nel corso degli anni.
Turisti, addetti ai lavori e la stessa cittadinanza messinese avranno la possibilità di intraprendere un percorso guidato attraverso preziosi reperti architettonici, documenti storici e filmati d’epoca.
Il Museo di Messina si pone l’obiettivo di proporre un’esperienza immersiva a 360 gradi in cui si possa vivere sia i momenti di distruzione che quelli della rinascita. L’iniziativa trova le sue radici addirittura nel lontano novembre 1914. In quell’anno, infatti, venne emesso il regio decreto che istituiva il “Museo nazionale di Messina” con il chiaro scopo di raccogliere, custodire ed esporre il patrimonio artistico messinese dopo la terribile tragedia.
28 DICEMBRE 1908
Riavvolgendo il nastro e facendo un salto indietro nel tempo, da cosa scaturisce questa iniziativa del Museo regionale di Messina? Il 28 dicembre 1908 è una data che ha segnato la storia della città dello Stretto. Alle 5:20 del mattino un terribile terremoto di magnitudo 7.1 sconvolse la costa messinese e quella calabrese.
Considerato l’evento sismico più catastrofico del XX secolo e il più grave d’Europa, portò distruzione e morte. Si stima che le vittime totali furono 80.000 durante quei lunghissimi e tragici 37 secondi di scosse.
La potenza del terremoto, unito agli incendi che ne scaturirono, fu seguito anche da uno tsunami che portò alla morte metà della popolazione messinese.
IL PERCORSO GUIDATO E L’ESPERIENZA SENSORIALE
La tematica del terremoto unisce cultura, ricordo e memoria. Su queste basi, il Museo regionale di Messina ha voluto guardare al passato per proiettarsi al futuro.
L’esposizione dei reperti recuperati mostra l’enorme patrimonio andato distrutto nella tragedia. Allo stesso tempo, tutti i visitatori avranno la possibilità di rivivere quei momenti attraverso dei filmati in realtà aumentata.
Dai fasti di un tempo si giunge ai momenti della distruzione in un percorso fortemente emotivo.
Questa nuova area museale, quindi, si pone tre obiettivi principali: il rafforzamento dell’identità messinese, la riscoperta della memoria storica e la promozione turistica della cultura cittadina.
INAUGURAZIONE E TEAM DI SVILUPPO
Il taglio del nastro di inaugurazione è avvenuto all’interno dei locali dell’ex Filanda. Alla presenza del direttore del Museo regionale di Messina, Orazio Micali, hanno partecipato la prefetta Cosima Di Stani, l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato oltre al sindaco Federico Basile e a tutta l’amministrazione comunale dello Stretto. È stato un momento particolarmente emozionante e d’impatto.
Grande merito va dato all’enorme lavoro condotto e portato a termine dal team di sviluppo. I curatori della mostra permanente sono stati Orazio Micali, direttore del Museo, e la coordinatrice Marisa Mercurio. Il progetto d’allestimento è stato gestito da Daniela Guarnera. I contributi scientifici sono frutto del lavoro collettivo di Elena Ascenti, Giovanna Famà, Flavia De Domenico, Alessandra Migliorato, Antonella Piazza, Donatella Spagnolo, Rina Stracuzzi e Nico Crisafulli. Infine gli allestimenti multimediali e di realtà aumentata sono stati curati dalla “Capitale Cultura Group” e da “Art Glass”.
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